La Scuola del Merkos nasce a Milano alla fine degli anni ’50 ad opera del Merkos l’Inyonei Chinuch, ramo educativo del movimento ebraico Chabad Lubavitch (uno dei più grandi movimenti religiosi ebraici oggi esistenti la cui sede principale è a Brooklyn), fondato in America nel 1940 dal Rebbe di Lubavitch, Rabbi Yosef Yitzchok Schneerson.
Nel clima difficile del dopoguerra italiano, la Scuola rappresentava il punto di arrivo e di incontro per i reduci delle piccole Comunità ebraiche del nord Italia, oramai estinte, come Mantova, Soragna, Casale, Alessandria, e per i sopravvissuti della Shoàh e soprattutto per i profughi ebrei in fuga dai paesi arabi quali l’Egitto, il Libano, l’Iran, la Libia e la Siria.
Nel 1958, Rav Gershon Mendel Garelik e sua moglie Bessie, una giovane coppia di Shluchim (inviati), da poco sposati, furono mandati a Milano dal Rebbe di Lubavitch, Menachem Mendel Schneerson. Con l’aiuto della famiglia Zippel, che da sempre ha sostenuto le attività del Merkos e di altri inviati Chabad, il gruppo è cresciuto ed ha sviluppato numerose iniziative.
Il Merkos in Italia
Nel 1958, Carlo Zippel, un imprenditore di successo di Milano, si mise in contatto con il Rebbe Menachem Mendel Schneerson, chiedendogli di inviare un Rabbino e sua moglie affinchè si adoperassero per gli ebrei milanesi ed in particolare per i giovani e i bambini.
Fu così che i primi Shluchim (inviati del Rebbe) arrivarono in Italia nel dicembre del 1958: Rav Gershon Mendel e Bassie Garelik. Lui russo, lei americana, erano sposati da sei mesi. Il giovane Rav, ventiseienne, divenne da subito la guida spirituale della comunità Askenazita, da poco reduce dagli orrori della Shoa. La sua erudizione, sensibilità, empatia e saggezza, nonostante la giovane età, fecero sì che, fin da subito, conquistasse il rispetto, l’amore e la stima delle persone. Durante gli oltre 60 anni di sacerdozio, diventò uno dei Rabbini più conosciuti, onorati e maggiormente consultati in Europa.
La Rabbanit di appena 20 anni, si mise al lavoro per aprire un asilo, prima nel salotto di casa, poi in Via Poerio, prima sede della Scuola del Merkos. In pochi anni, con l’aiuto di nuovi Shluchim e di insegnanti italiane locali, la scuola crebbe e divenne rinomata per la preparazione laica e ancor di più ebraica dei suoi alunni.
Fin dalla prima estate, i giovani Shluchim aprirono il Campeggio estivo Gan Israel, frequentato ogni anno da bambini ebrei provenienti da ogni luogo in Italia. Si prodigarono per pubblicare la letteratura ebraica in italiano per i bambini e con pazienza e tenacia riuscirono a riportare l’orgoglio di essere ebrei in persone che credevano di averlo perso.
Nel maggio del 1979, le attività del movimento Chabad Lubavitch in Italia furono formalizzate tramite la costituzione del Merkos l’Inyonei Chinuch Italia, la cui personalità giuridica venne riconosciuta da un decreto dell’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini.
Oggi, in Italia, vi sono 23 Shluchim e numerosi Centri a Milano, Roma, Firenze, Bologna, Trieste e Venezia.
Nell’ebraismo del capoluogo lombardo quella di Chabad Lubavitch è una presenza forte, con la sua scuola, diversi Batei Knesset (sinagoghe), le attività per i bambini e i giovani.
Essenziale è la filosofia di fondo, tipica del Chassidismo: la grande gioia del fare e del vivere l’ebraismo, di cui è emblema, per esempio, l’organizzazione dell’accensione pubblica delle luci di Chanukà con musiche e balli nelle piazze di tante città italiane, come nel resto del mondo.
Negli anni, in un’ottica di costante dialogo con la cultura italiana, la Scuola del Merkos si è distinta per aver realizzato numerose iniziative, tra cui la costruzione di strutture sportive ed educative, palestre, campi sportivi, laboratori didattico-scientifici, l’avviamento di corsi di formazione professionale e di lingua, l’organizzazione di manifestazioni culturali come “Chanukkà in Piazza” e la “Festa delle Luci”.